Il male che gli uomini fanno

Il male che gli uomini fanno
Sandrone Dazieri

HarperCollins, pubblicato nel 11 ottobre 2022
544 Pagine

A otto anni di distanza dall'uscita di Uccidi il padre Sandrone Dazieri, uno degli autori italiani di thriller più apprezzati, torna in libreria con una nuova storia.

Le vicende raccontate in questo romanzo si dividono tra passato e presente.
Nel passato, che risale a trent'anni fa, la protagonista è la poliziotta Itala Caruso. Non aspettatevi la classica eroina dei thriller polizieschi, lei è l'esatto opposto. Inadatta e corrotta. È lei infatti che mette delle prove su una scena del crimine per incriminare un uomo accusato di aver rapito e ucciso delle ragazzine. Il Persico.

Nel presente Amala, appena tornata da scuola, viene rapita da un furgone davanti al cancello di casa. La polizia fa il possibile, ma Francesca Cavalcante, avvocato che ai tempi difese proprio quell'uomo e zia di Amala, capisce di dover indagare in prima persona. Sarà aiutata da un personaggio strano, che il lettore non riesce a inquadrare fino alla fine del romanzo. Si fa chiamare Gerry e viene da Israele. Dietro di lui c'è una scia di morti, e adesso è particolarmente interessato ai rapimenti e a ritrovare Amala. Ma qual è il motivo? Ci si può fidare di lui?

Sandrone Dazieri ha costruito un thriller avvincente e ricco di azione in cui la prima cosa da cui veniamo colpiti sono sicuramente i personaggi. Dimenticate i super poliziotti invincibili, in questo libro i personaggi sbagliano, sono ambigui, ma hanno un forte bisogno di giustizia. Francesca verso sua nipote, Itala verso chi l'ha manipolata per incastrare un uomo, e Gerry per motivi personali.

Le parti del passato si alternano a quelle del presente in egual misura, e si scopre solo alla fine il collegamento tra loro. È proprio sul finale che l'azione si intensifica e non si riesce a mettere giù il libro finché non si arriva all'ultima pagina. Un altro aspetto che ho apprezzato è stata la scelta del luogo in cui si svolge la vicenda. Un paese, non una grande città. Il "mostro" dev'essere una persona che si incontra per strada quotidianamente, e questo rende l'atmosfera ancora più inquietante.
Dopo Uccidi il padre avevo aspettative altissime, e sono state rispettate in pieno!

Il male che gli uomini fanno
Sandrone Dazieri

HarperCollins, pubblicato nel 11 ottobre 2022
544 Pagine

A otto anni di distanza dall'uscita di Uccidi il padre Sandrone Dazieri, uno degli autori italiani di thriller più apprezzati, torna in libreria con una nuova storia.

Le vicende raccontate in questo romanzo si dividono tra passato e presente.
Nel passato, che risale a trent'anni fa, la protagonista è la poliziotta Itala Caruso. Non aspettatevi la classica eroina dei thriller polizieschi, lei è l'esatto opposto. Inadatta e corrotta. È lei infatti che mette delle prove su una scena del crimine per incriminare un uomo accusato di aver rapito e ucciso delle ragazzine. Il Persico.

Nel presente Amala, appena tornata da scuola, viene rapita da un furgone davanti al cancello di casa. La polizia fa il possibile, ma Francesca Cavalcante, avvocato che ai tempi difese proprio quell'uomo e zia di Amala, capisce di dover indagare in prima persona. Sarà aiutata da un personaggio strano, che il lettore non riesce a inquadrare fino alla fine del romanzo. Si fa chiamare Gerry e viene da Israele. Dietro di lui c'è una scia di morti, e adesso è particolarmente interessato ai rapimenti e a ritrovare Amala. Ma qual è il motivo? Ci si può fidare di lui?

Sandrone Dazieri ha costruito un thriller avvincente e ricco di azione in cui la prima cosa da cui veniamo colpiti sono sicuramente i personaggi. Dimenticate i super poliziotti invincibili, in questo libro i personaggi sbagliano, sono ambigui, ma hanno un forte bisogno di giustizia. Francesca verso sua nipote, Itala verso chi l'ha manipolata per incastrare un uomo, e Gerry per motivi personali.

Le parti del passato si alternano a quelle del presente in egual misura, e si scopre solo alla fine il collegamento tra loro. È proprio sul finale che l'azione si intensifica e non si riesce a mettere giù il libro finché non si arriva all'ultima pagina. Un altro aspetto che ho apprezzato è stata la scelta del luogo in cui si svolge la vicenda. Un paese, non una grande città. Il "mostro" dev'essere una persona che si incontra per strada quotidianamente, e questo rende l'atmosfera ancora più inquietante.
Dopo Uccidi il padre avevo aspettative altissime, e sono state rispettate in pieno!
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